martedì 4 maggio 2010

I ragazzi di Vignole al Parco dello Scrivia

Il 13 aprile abbiamo avuto l’occasione di visitare il Parco dello Scrivia per conoscere la sua storia ma soprattutto per saperne di più su piante e animali.
Il Parco dello Scrivia, un tempo, era una grande foresta, fino a quando non si tagliarono gli alberi e alcuni monaci bonificarono le terre e i campi e vi costruirono un’Abbazia. La costruzione dell'Abbazia risale al 1180 e oggi possiamo vedere ancora la sala capitolare e la sala dei monaci.
L'economia monastica si basava sulla coltivazione e sullo sfruttamento dei vasti territori acquisiti mediante donazione; i monaci furono degli ottimi ingegneri idraulici in quanto realizzarono un'ampia serie di canali per irrigare la zona. Ne esistono tutt'ora 120 km ancora in uso.
Solo dopo un po’ di tempo l’uomo ha capito che quella zona era molto importante per gli animali per cui diventò zona protetta soprattutto per i volatili.
Il Centro Provinciale di Inanellamento esegue il monitoraggio standardizzato delle specie ornitiche raccogliendo dati di grande importanza per lo studio approfondito del ruolo dell ‘intera Valle Scrivia nelle grandi rotte migratorie, oltre che per la conferma del lavoro di tutela e valorizzazione compiuto in questi anni dai diversi Enti attivi sul territorio.
Sempre più numerosa è infatti la presenza di volontari, ricercatori, ornitologi ed inanellatori provenienti da tutta Italia. Oggi questa stazione è quella a più alta biodiversità di uccelli fra tutti i punti di cattura piemontesi. Proprio per questo motivo abbiamo avuto occasione di osservare alcuni tipi di uccelli, tra cui i più noti: l’allocco, la cinciallegra, l’usignolo, la capinera e il pettirosso e di cui abbiamo visto la tecnica dell’ inanellamento
Per fare questa operazione occorre stendere una rete "invisibile" la quale, inventata in Cina, viene sospesa in verticale tra gli alberi in modo da sorprendere l’uccello in volo e catturarlo. Quando viene preso, gli viene messo un anellino recante un codice ad una zampetta per renderlo riconoscibile.


Abbiamo fatto tante foto e questo è il nostro video

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